





















La marina di Pisciotta
Pisciotta è stata una sorpresa. La marina di Pisciotta ancora di più, con il suo mare cristallino e spumoso. Non pensavo che immergendomi avrei trovato pesci blu, arancioni, quasi fossi ai tropici.
Il paesino arroccato tra le colline frastagliate del Cilento sembra quasi si sia dimenticato di una marina dalle poche case e dalle poche impervie strade per raggiungerla (Discover Cilento) . A dire il vero anche arrivare a Pisciotta è piuttosto complicato vista la strada interrotta che la collega ad Ascea, in realtà percorribile a proprio rischio e pericolo, appoggiata su un tratto di terra franata ormai da anni e mai ripristinata. Questo tratto di strada è anche quello con piloni di cemento alti decine di metri e abbandonati, in attesa dei soliti “iter” legati agli appalti pubblici, che come fantasmi appaiono all’uscita delle curve. Impressionanti le altezze, il grigiore, e l’edera che incurante delle attività umane continua ad arrampicarsi ovunque.
Ciò nonostante il verde delle colline, ulivi centenari dai tronchi così grandi vicino al ciglio della strada da sembrare dei pedoni dal passo lentissimo, e i falchi che volano sopra le nostre teste, raccontano di una terra molto particolare e piena di storia.
Quello che però mi rimane più in mente è il verde intenso della vegetazione insieme con il blu del mare, soprattutto se avvistato mentre si cerca di sopravvivere in uno dei tanti tornanti a picco. Ma d’altronde forse è proprio il motivo per cui questa zona è per fortuna non assalita dal turismo selvaggio.
La marina di Pisciotta gode di tutto questo, a beneficio di un mare stupendo.